Indice articoli

La vita della gente legata al mare ne condiziona la cultura sotto molti aspetti, alcuni dei quali meno visibili degli altri. E' il caso del coltello utilizzato dalla gente di mare dell'Adriatico.

I pescatori tradizionali italiani di questo mare, che separa le coste orientali italiane da quelle di Croazia, Montenegro, Albania e Grecia, utilizzavano per i loro lavori di tutti i giorni fin dal 1800 un particolare tipo di coltello che acquistavano soprattutto nel porto di Ancona, dove facevano scalo prima o poi tutti i bragozzi, i tipici pescherecci adriatici.

 

 

 

 

 

 

 

Dietro quel coltello, che molti chiamano per l'appunto anconetano, c'è una lunga storia.

In realtà viene commercialmente chiamato anconetano al giorno d'oggi la versione di questo coltello fabbricata industrialmente nella città di Scarperia, nella zona montagnosa a nord di Firenze, dalle numerose piccole o grandi fabbriche del settore.

Ma l'origine del coltello marinaro, così si chiamava in effetti, è molto più antica e legata alla storia di una famiglia: i Lucantoni.

 

 

 

 

 

 

Originari dell'Umbria, una regione dell'interno che apparteneva allo Stato Pontificio come Ancona, esercitavano la professione di fabbri e coltellinai.

Ovviamente la loro produzione aveva tutte le caratteristiche di quelle del territorio d'origine, ove era prodotto un particolare tipo di coltello detto alla romana.

DIffuso ovunque, sia nelle campagne che nelle città, la sua fama è però legata soprattutto alla città di Roma, per l'uso disinvolto che ne facevano i giovani attaccabrighe, ed è noto anche semplicemente come coltello romano.

 

 

 

 

 

 

 

Trasferitasi la famiglia Lucantoni nel paese di Controguerra in Abruzzo, appena fuori dal territorio dello Stato della Chiesa ed appartenente al Regno di Napoli, la loro produzione col tempo assunse caratteristiche miste, creando un nuovo tipo di coltello che aveva qualcosa del coltello alla romana e qualcosa del coltello abruzzese utilizzato in montagna dai pastori.

Veniva prodotto soprattutto nei paesi interni e più a sud di Guardiagrele e Loreto Aprutino e veniva chiamato gobbo per la caratteristica forma del manico che non ha una curvatura regolare ma inizia dritto per poi piegare bruscamente formando una sorta di gobba. La lama presentava un piano di taglio, ricavato alla mola, più evidente che nelle lame alla romana.

 

 

 

 

Ma Controguerra, ove si erano stabiliti i Lucantoni, è situata quasi al confine nord che separa il Regno di Napoli dallo Stato Pontificio, e a poca distanza dal mare.

Nonostante risiedessero ormai in uno stato diverso i Lucantoni avevano sicuramente mantenuto stretti rapporti con la terra di origine, da cui li divideva solamente una manciata di chilometri.

Non c'è da stupirsi quindi se i loro clienti furono soprattutto uomini di mare.

Quelli che percorrevano incessantemente l'Adriatico, in lungo ed in largo, nei loro caratteristici battelli: il trabaccolo con cui si trasportavano merci ed il bragozzo con cui si esercitava la pesca.