Indice articoli

 

Fantastica celebrazione della Giornata mondiale degli oceani 2016 in Hann, Senegal

Ben programmato dal Mundus maris Club Senegal assieme a numerosi altri partner della società civile, in Hann e nei dintorni, sono stati mobilitate tre scuole, diverse associazioni culturali e sportive e parecchi anziani per un programma in quattro parti che ha reso la celebrazione del World Ocean Day in Hann un avvenimento di spicco. 

Poiché il giorno cadeva esattamente nel periodo del Ramadan il Torneo di Calcio dell'Oceano e la competizione di lotta, che hanno riscoso tanto successo l'anno scorso, sono stati posticipati a luglio.

Le scuole Khadim, Bara Guèye e Mame Diégane hanno invece contribuito ai laboratori organizzati in anticipo per le celebrazioni, presentando la loro produzione artistica in una mostra dedicata ai giovani. 

Sotto la guida dell'artista e commediante Bina Diarra Diop i ragazzi delle scuole aderenti hanno quindi prodotto due grandi lavori a collage per il motto "Oceano sano, Pianeta sano", con enfasi particlare sull'inquinamento nella baia locale di Hann. Ma questo sforzo non avrebbe permeso di raggiungere i suoi risultati se non ci fosse stato un forte appoggio da parte dei direttori e insegnanti delle scuole coinvolte, e precisamente Magath Diop e Abdoulaye Diouf della scuola Khadim, la signora Fatou Teuw, direttore della scuola Bara Guèye A, e Yacinthe Sarr, direttore dellascuola B, ma anche la signora Aimé Sarr e Joseph Sarr della scuola Mame Ndiégane.

Le celebrazioni dell'8 giugno sono iniziate con un sforzo per pulire la spiaggia lungo la Baia di Hann nel mattino. Ma poiché era difficile ottenere utensili dal Comune il lavoro di pulizia è stato completato solamene il giorno seguente.

Questanno le donne hanno superato il numero degli uomini, grazie alla collaborazione con l'Associazione per lo Sviluppo e l'Educazione delle Giovani (Association pour le Développement et l'Education des Jeunes - ADEJ) e in particolare con Babacar Diop, una delle persone incaricate.

La Baia di Hann ha già sofferto, da decenni, del grave inquinamento causato dagli scarichi industriali non depurati di Dakar e dall'insufficiente gestione dei rifiuti da parte del comune. Ma poco è stato fatto per fornire cognizioni scientifiche e tecnologiche che attirassero l'attenzione della popolazione coinvolta vivente lungo la baia sui problemi dell'inquinamento, per non parlare dell'adosizone di misure efficaci che affrontassero il problema alla radice. 

Questa è la ragione principale per cui Mundus maris ha organizzato una conferenza e un dibattito sulla materia nei locali del Comitato Locale di Pesca Artigianale (CLPA la sigla in francese) nelle ore pomeridiane.

Durante la mostra dei lavori dei giovani, l'artista Bina Diop ha anche illustrato i quiz di Mundus maris quiz e incoraggiato gli studenti a rispondere alle domande meglio che potevano.

L'info sheet sui punti chiave delle più recenti ricerche marine ha rappresentato non soltanto una ottima risorsa in generale, ma anche un aiuto pratico per rispondere ai quiz.

Nel frattempo gli aiutanti preparavano la sala delle conferenze per il dibattito. Aliou Sall ha iniziato con una presentazione di slide supportata da spiegazioni per introdurre il messaggio chiave, e ne è seguito un vivace dibattito.

Nell'occasione i capi della comunità d pesca si sono impegnati a fondo nel dibattito su cosa l'inquinamento abbia causato alla Baia di Hann e al suo ecosistema e su cosa questo significhi nelle già urgenti sfide per la pesca artigianale in Hann.

Tra questi capi citiamo Ibrahima Niang, che associa le responsabilità di direttore della località di sbarco, conslente comunale e capo della commissione della pesca di Hann Bel Air.

Gli studenti di Bara Guèye, Mame Diégane e Khadim erano in ascolto, assieme agli altri capi della comunità di pesca. La produzione artistica degli studenti era esposta nei locali dell'incontro.

Il dibatito è stato interrotto a questo punto per dare ai ragazzi l'opportunità di ilustrate il significato e le intenzioni dei loro lavori. Si trattava di una innovazione notevole poiché tradizionalmente da bambini (maschi e femmine) di quell'età non ci si attende o nemmeno si suppone che possano fornire spiegazioni agli adulti. Ma la mostra ha offerto una magnifica opportunità per essi di catturare gli occhi degli anziani e condividere quanto appresso durante il workshop ed espresso nei loro lavori artistici. Questo è stato chiaramente un momento culminante, e non solo per gli studenti.

Niang ha infine preso la parola per mostrare il suo apprezzamento per questa iniziativa e per il lavoro di Bina Diop. Ed è andato anche oltre, suggerendo che non solo sarebbe andato in consiglio comunale a parlare dell'evento, ma anche che le scuole primarie del comune avrebbero dovuto essere coinvolte nella difesa dell'ecosistema marino.

Questo ricco programma ha fornito eccellenti opportunità di scambio sui problemi dell'oceano, da differenti prospettive e attraverso tutte le fasce di età.

La conferenza si è conclusa con una breve valutazione circa la sua utilità.

I commenti del pubblico hanno rivelato come per la prima volta ai partecipanti siano stati esposti i risultati di queste ricerche scientifiche in modo a tutti comprensibile. Essi hanno affermato di aver compreso come alcuni effetti dell'inquinamento, non necessariamente visibili a occhio nudo, possano essere anche più pericolosi dei rifiuti e delle particelle macroscopiche gettati nella Baia.

In particolare hanno mostrato preoccupazione per la formazione di zone morte in seguito alla eutrofizzazione (sovra fertilizzazione) delle acque e di altri cambiamenti nell'ecosistema.

I partecipanti hanno anche proposto che questa conferenza venga ripetuta nella sede della CLPA, che è loro facilmente accessibile. Hanno espresso il desiderio di saperne di più su temi di grande importanza, come ad esempio la situazione delle risorse in Senegal, con gli stessi metodi. Hanno suggerito che i locali CLPA siano dotati di un computer e un proiettore, in modo da visionare più film didattici, che trovano maggiormente intuitive ripetto a diapositive con grafici e testo in francese, che non tutti capiscono.

I partecipanti di ogni età erano uniti nell'ardente desiderio di una più vasta pulizia della Baia di Hann, di una pesca artigianale flessibile e sostenibile, di un futuro migliore per le generazioni a venire.

Un giorno memorable. Dovrebbe ripercuotersi per tutto l'anno e invogliare almeno ai miglioramenti di portata immediata per i partecipanti stessi.

 

Hann16WS01_01.jpgHann16WS01_02.jpgHann16WS01_03.jpgHann16WS01_04.jpgHann16WS01_05.jpgHann16WS01_06.jpgHann16WS01_07.jpgHann16WS01_08.jpgHann16WS01_09.jpgHann16WS01_10.jpgHann16WS01_11.jpgHann16_Beach01.jpgHann16_Beach02.jpgHann16_Bina_01.jpgHann16_Bina_02.jpgHann16_Debat02.jpgHann16_Debat03.jpgHann16_Debat04.jpgHann16_Debat05.jpgHann16_Debat10.jpgHann16_Debat13.jpgHann16_Debat14.jpgHann16_Expo08.jpgHann16_Expo09.jpg