Circa 9.000 partecipanti, tra cui espositori, relatori, organizzatori di progetti e visitatori hanno popolato le Giornate Europee dello Sviluppo (EDD) 2018 con il motto ricorrente "Lei siamo Noi" (She is We) ospitato negli spaziosi locali del complesso Tour and Taxis a Bruxelles, il 5 e 6 giugno. C’erano lunghe code per entrare; la sicurezza era rigorosa e l’attesa lunga. Nonostante la fila continuasse ancora di fronte al banco dell'accoglienza, ne valeva la pena; una serie di conferenze di alto livello, workshop e il villaggio mondiale EDD, con una vasta gamma di stand intervallati da aree di incontro e di riposo, hanno creato un ambiente favorevole per gli scambi sulle politiche e pratiche. Il presidente della Commissione Europea Juncker era uno dei relatori della cerimonia ufficiale d'apertura.

Considerando la lunga attesa ai locali, molte persone si sono perse gli eventi iniziali nelle principali planarie.

La ceremonia d'apertura

La maggior parte dei visitatori aveva raggiunto l’area degli eventi entro le 11, quando era in programma l'apertura ufficiale. La sala della plenaria era completa per via della presenza di molti capi di stato, governatori ed altre autorità, ma era possibile assistere alla proiezione della cerimonia sugli schermi presenti nelle altre ampie sale, gremite fino alla loro totale capacità. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, è stato uno dei primi a prendere la parola tra i relatori parte della lunga lista di celebrità presenti che hanno promosso e spinto per uguali diritti per donne e ragazze in tutto il mondo.

Paul Kagame, Presidente del RuandaA Juncker sono seguite le regine del Belgio e della Spagna. Mathilde, la regina belga, sempre impegnata in opere di beneficenza, ha parlato con forza a favore della necessità di dare maggior potere (empowerment) a donne e ragazze. La regina è particolarmente impegnata con l'iniziativa Spotlight, promossa dalle Nazioni Unite e fortemente sostenuta dall'UE, contro la violenza verso le donne.

Paul Kagame, Presidente del Ruanda, ha condiviso la sua esperienza sul programma nel suo paese per dare potere alle donne e alle ragazze e superare gli effetti ancora vividamente sentiti del genocidio.

Marie-Louise Coleiro Preca, prima ministra di Malta, ha rimarcato il divario retributivo tra uomini e donne in Europa, che rappresenta ancora una media di quasi il 20% di salario più bassa per le donne, con persino un ritorno occorso negli ultimi 10 anni ai tempi passati. Rispetto a 10 anni fa, lo status delle donne è peggiorato in 12 paesi europei e circa il 55% delle donne ha subito qualche forma di molestia sessuale, totalmente in contrasto con i valori europei e universali dei diritti umani.

La prima ministra Coleiro Preca ha fatto appello a praticare e non limitarsi al discurso "sapendo che una cosa è giusta e facendo la cosa giusta"!

RAmina J. Mohammed, a destra, vice segretario generale delle Nazioni Uniteoch Marc Christian Kaboré, Presidente del Burkina Faso ha sottolineato i passi concreti del suo paese per garantire uno status equo alle donne, ponendo l'accento sull'educazione, l'assistenza sanitaria, il diritto alla terra e la partecipazione delle donne a tutti gli aspetti della vita politica del paese.

In meno di cinque anni, l'istruzione primaria ha raggiunto lo stesso livello tra ragazze e ragazzi, ma le ragazze sono ancora in ritardo nell'istruzione secondaria.

Un migliore accesso al credito per le donne, anche grazie a un nuovo progetto da 50 milioni di euro con il finanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo (FES), è stato un altro passo concreto nella direzione giusta.

George Manneh Weah, presidente della Liberia, ha fatto riferimento dell'obbligo nel suo partito di avere metà delle posizioni di ufficiale eletto occupate da donne e di aver nominato donne come vice-ispettore generale della polizia, vice capo dello staff e varie posizioni ministeriali. Il suo governo sta anche rivedendo tutta la legislazione per rimuovere qualsiasi testo discriminatorio contro le donne.

Amina Mohammed, vice segretario generale delle Nazioni Unite e promotrice storica dei diritti delle donne, ha fatto un resoconto dell'iniziativa Spotlight, già menzionata dalla Regina belga.

La regina Mathilde (a destra) et Amina Mohanned (a sinistra) hanno promosso l'iniziativa congiunta ONU-UESpotlight contro la violenza verso le donne L'ONU sta praticando ciò che predica e ha raggiunto la parità di genere nelle posizioni dirigenziali, ma le sfide rimangono in molte aree politiche e sul campo. A livello mondiale, il divario retributivo di genere è ancora del 23% per le donne che esercitano lo stesso lavoro degli uomini. La Banca Mondiale ha recentemente stimato che una crescita economica di 164 miliardi di dollari potrebbe essere raggiunta attraverso la parità di trattamento e un migliore coinvolgimento delle donne nell'economia.

Successivamente, Angélique Kidjo, un ambasciatrice di buona volontà dell'UNICEF, e il compositore Youssou N'Dour hanno eseguito un’esibizione energica per ‘scuotere’ il formale protocollo dell’evento… che sia stato un tentativo per inspirare Antonio Tajani, il presidente del Parlamento Europeo, a chiedere un piano Marshall per l'Africa?

Infine, Mahamadou Issoufou, presidente del Niger, ha riferito dei costanti progressi nell'educazione delle ragazze partendo da un basso punto inziale. Ha assicurato al pubblico che gli indicatori stavano migliorando nel 2017, ad esempio in termini di riduzione della mortalità infantile, della fertilità e dell'accesso all'istruzione. L'obiettivo del governo era raggiungere la parità nell'istruzione di genere almeno fino all'età di 16 anni e ridurre ulteriormente la povertà femminile, ancora stimata al 75%.

Aumentare la partecipazione delle donne nel processo decisionale: coinvolgere gli uomini come agenti del cambiamento

Dr. Isatou Touray la prima donna candidata alla presidenza del GambiaDopo l'apertura ufficiale, una delle sessioni principali ha visto un interessante panel che ha discusso su come aumentare il ruolo delle donne nei processi decisionali.

Sul podio c'erano Michel Croizé, di Sodexo Bénélux, che ha parlato del loro programma di genere, la dottoressa Isatou Touray, ministra per il commercio e lo sviluppo in Gambia, e la prima candidata alla presidenza del paese, Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione Europea dai Paesi Bassi, Carin Jämtin, responsabile della cooperazione svedese per lo sviluppo (SIDA) e Diwa Samad, dell'ufficio del Primo Ministro afghano e uno dei giovani leader che sono stati messi in evidenza alle EDD di quest'anno.

Gran parte del dibattito si è incentrato sulla sorprendente quantità di argomentazioni intelligenti mascherati da normalità, sia su YouTube che altri social media, che difendono efficacemente i privilegi maschili e respingono con forza i diritti delle donne. I relatori hanno fornito molti esempi dalla loro esperienza positiva e negativa quando si sono battuti per l'equità di genere.

Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione Europea dai Paesi Bassi, Carin Jämtin, responsabile della cooperazione svedese per lo sviluppo - SIDATutti erano d'accordo che fosse importante parlare dell'importanza del genere e farlo apertamente, promuovendo progetti concreti, e non soltanto parlare per promuovere buon materiali e pratiche educative. Tra le discussioni pratiche ed i suggerimenti per andare avanti hanno proposto:

  • utilizzare prove esistenti; ad esempio come i gruppi misti di uomini e donne tendono ad essere più impegnati e soddisfatti, ottenendo risultati migliori rispetto ai gruppi di singolo genere al lavoro,
  • utilizzare dati statistici per illustrare il caso,
  • cercare campioni maschili a sostegno delle donne nelle elezioni e in altre posizioni di responsabilità,
  • creare una rete attiva,
  • investire nell'istruzione,
  • utilizzare i media per creare nuovi modelli di ruolo,
  • inquadrare la richiesta di equità di genere nel contesto dei trattati internazionali, utilizzando l’ampio quadro politico esistente che è più difficile da attaccare di una voce isolata.

Dai nostri propri studi di genere nelle comunità di pescatori, aggiungeremmo anche: rendere visibile il lavoro produttivo, spesso nascosto, delle donne nella pesca e cercare di riconoscere i loro ruoli, spesso manageriali, quando gli uomini sono assenti in mare. Per questo sono necessari dei programmi di supporto su misura per le loro specifiche esigenze, che spesso convergono sull'accesso all'istruzione, ai servizi di salute e per l'infanzia, all'accesso al credito, alla terra e ad altri titoli di proprietà.

L'EDD Global Village ed i workshops

Durante i due giorni, parallelamente all'ampio numero di plenarie, workshop ed eventi collaterali, sono proseguite innumerevoli discussioni ed eventi di networking all'interno ed intorno all'EDD Global Village.

Considerando il costo di uno stand e di una sala per workshop, il villaggio e le attività erano dominati dai progetti finanziati dall'UE e dalle organizzazioni più grandi e conosciute.

Nonostante ciò, c’erano altri eventi e opportunità di discussione e scambio in offerta, spesso in parallelo, a cui una persona, o un piccolo gruppo, non poteva facilmente partecipare nel assieme. Di conseguenza, il folto programma costringeva fare molte scelte difficili per decidere dove partecipare.

Per dare un assaggio della diversità presente, uno dei workshop ha affrontato le opportunità dei media digitali e l'importanza delle donne giornaliste e attiviste per raccontare le loro storie e offrire punti di vista di genere su argomenti di interesse generale.

Un altro workshop ha organizzato i presenti in piccoli gruppi per stimolare una maggiore partecipazione alla discussione su questioni relative allo spingere in avanti la creatività e l'impegno civico attraverso un'educazione inclusiva.

In più, altri workshop hanno esplorato la leadership delle donne nelle organizzazioni dei produttori agricoli e contadini africani e nel finanziare l'uguaglianza di genere, una questione di grande attualità che incontriamo continuamente nel nostro lavoro incentrato sulle donne nella pesca artigianale.

Le discussioni sono andate avanti fino a tardi - un luogo abbastanza utile per condividere anche le molteplici esperienze di Mundus maris.

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