Le donne della pesca e dell'acquacoltura sono ancora per lo più invisibili e sottopagate? Una meta-analisi di studi di casi provenienti da quattro continenti nel 2002 aveva identificato un tale modello in un'ampia gamma di paesi con diversi livelli di sviluppo socio-economico. Mundus maris ha convocato un panel sul genere nella pesca alla X MARE Conference di quest'anno ad Amsterdam, che ha esaminato se in tempi di obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalle Nazioni Unite nel 2015 questi risultati necessitassero di un aggiornamento.
La IMBeR Open Science Conference Future Ocean 2 a Brest, dal 17 al 21 giugno 2019, ha riunito scienziati e studenti provenienti da diversi settori di ricerca intorno alla sfida della "sostenibilità degli oceani a vantaggio della società: comprensione, sfide e soluzioni". Tra i partecipanti registrati, più di 300 donne e 270 uomini, in rappresentanza di 59 nazionalità e provenienti da 48 nazioni, hanno trascorso una settimana discutendo e condividendo i risultati della ricerca. Aliou Sall di Mundus maris era tra il 45% circa dei partecipanti aventi molti anni di esperienza.
Le Giornate Europee dello Sviluppo di quest'anno, tenutesi il 18 e 19 giugno nel complesso Tour and Taxis di Bruxelles, sono state di nuovo il ‘chi è chi’ nella politica, nelle campagne e nella pratica della cooperazione internazionale allo sviluppo. Stella Williams e Cornelia E Nauen di Mundus maris erano presenti e hanno partecipato attivamente ad una serie di sessioni, panel e workshop, oltre ad intrattenersi con il personale di diversi stand. Ecco alcune impressioni post-evento.
Siamo entusiasti di annunciare i vincitori dei Premi Mundus maris 2019. Il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata mondiale dell'oceano è stato particolarmente attuale e anche stimolante: Genero ed Oceano. Ha sottolineato quanto sia importante coinvolgere l'intera umanità, uomini e donne e persone di tutte le età e orientamenti, negli sforzi per ripristinare e proteggere l'Oceano. Quale miglior motto per illustrare in che misura i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) sono interconnessi. Questi messaggi non sono ancora universalmente compresi. Abbiamo tutti ancora molti stereotipi nella nostra testa che spesso sono ostacoli per l'apertura, il coinvolgimento e la comprensione critica l'uno dell'altro e rispetto alle grandi sfide dei nostri tempi, che richiedono più cooperazione che mai. Devono funzionare dal locale al globale. La giuria internazionale ha lavorato a lungo per distillare i migliori lavori presentati da più di 100, per lo più giovani, da sei paesi (tre continenti).
Donne e l’oceano; questo è il motto principale della Giornata Mondiale dell'Oceano di quest'anno. Lungo la catena del valore del pesce, le donne rappresentano probabilmente il 50% dei lavoratori, nonostante, tranne per alcuni casi studio, i dati siano per la maggior parte mancanti; una delle tante cose da cambiare per raggiungere gli obiettivi di oceani sani, attività di pesca prosperose e sostenibili, e condizioni rispettose garantite per donne, uomini e tutta la vita oceanica. Bruxelles ha dato il via alla serie di eventi di Mundus maris e dei suoi partner per celebrare la Giornata Mondiale dell'Oceano in tre continenti.
Per accelerare l'attuazione dell'Agenda 2030 sono necessari più partnerships ed un aumento delle attività; questo è stato il messaggio della riunione delle Comunità di Ocean Action che si è tenuta a Incheon, in Corea, il 30 e 31 maggio 2019. Su invito del Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UN-DESA), Mundus maris ha partecipato insieme ad altri esperti delle organizzazioni della società civile (CSO), agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni di ricerca e governi per fare il punto degli oltre 1500 impegni per SDG 14 registrati in seguito all’ONU Ocean Conference 2017.
Anche quest’anno Slow Fish si è svolto nel Porto Antico di Genova dal 9 al 12 maggio. Per soddisfare il palato, gli stand gastronomici offrivano ottimi frutti di mare e specialità regionali provenienti da tutto il paese e anche da più lontano. Buoni libri, alcuni giochi educativi ed un flusso di conferenze hanno alimentato la curiosità ed un modo di apprendere giocoso. Il ruolo più forte, che ci ha proiettato verso il futuro, è stato dato al flusso di conversazioni impegnate tra persone coinvolte in attività di pesca su piccola scala e le loro strutture di supporto, provenienti da diverse parti del mondo, che hanno discusso su come garantire futuri sostenibili per le Blue Commons. Già il tema principale di Slow Fish, “Il mare: un bene comune” dava un’idea dello spirito del evento.
L'Assemblea Generale 2019 dell'European Geosciences Union (EGU) (Vienna, Austria, dal 7 al 12 aprile 2019) ha visto la partecipazione di oltre 16.000 scienziati da circa 100 nazioni. Una buona metà dei partecipanti aveva meno di 35 anni. Da diversi anni Mundus maris partecipa all'Assemblea Generale dell'EGU, con partecipazioni attive al Simpostio di Educazione e Sensibilizzazione, compreso aprile 2019. Perché ne vale la pena?
Gesine Meissner, inviata speciale del Presidente del Parlamento Europeo per gli affari marittimi (a sinistra), ha inaugurato l'evento nell'Emiciclo di Bruxelles, il 20 marzo 2019; e, per la prima volta nel PE, i riflettori erano puntati sull'oceano. La conferenza, organizzata congiuntamente dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea, ha visto una lunga lista di relatori prendere la parola dal pomeriggio alle prime ore della sera. Eurodeputati, alti funzionari della Commissione Europea e governi nazionali, scienziati, rappresentanti dei giovani, della società civile e delle imprese, educatori e persone dei mass media hanno testimoniato il loro impegno per l'oceano, il suo uso sostenibile, il riconoscimento del suo ruolo principale nella stabilizzazione del clima del pianeta e di una vasta gamma di beni e servizi essenziali.
Ocean Dialogues (dialoghi dell’oceano) è stato l’evento finale di MARINA e ResponSEAble, progetti di coordinamento finanziati dal programma europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020. L’evento, all'interfaccia tra scienza, politica e società, si è svolto il 18-19 marzo 2019 a Bruxelles e ha riunito i risultati dei progetti, presentato strumenti educativi a sostegno dell’alfabetizzazione sul oceano (Ocean Literacy, OL) e promosso la Ricerca e l'Innovazione Responsabile (RRI) per un'efficace gestione dell'oceano. Nei due giorni si sono approfonditi quattro temi principali favorendo un networking diffuso.
Dopo settimane di Fridays for Climate (l’iniziativa identificata in Italia come ‘Venerdì per il futuro’) che hanno alzato la temperatura del dibattito pubblico, a Bruxelles si è svolta la più grande marcia degli scioperi del clima tra le 24 città e cittadine belghe aderenti all’iniziativa questo venerdi 15 marzo 2019. Guidati da giovani, ma mobilitando partecipanti di tutte le fasce d'età, organizzazioni della società civile, sindacati e vari funzionari della pubblica amministrazione, i manifestanti hanno inviato un chiaro segnale ai politici e alle aziende per smettere di trascinarsi svogliatamente ed agire.