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21 settembre - cittadini provenienti da tutto il mondo organizzano manifesta- zioni.

Partecipate alla giornata di azione globale per un futuro pulito il 21 settembre! Inizieremo assieme un viaggio verso uno dei momenti salienti della storia. La nostra più grande speranza per affrontare la sfida del riscaldamento globale riposa in noi e nella nostra capacità di esigere una maggiore azione da parte dei leader mondiali. Per cambiare tutto, ci vogliono tutti: cominciamo!

Cliccate qui per firmare la petizione e qui per trovare la manifestazione più vicina per voi!

Proteggere il clima significa anche proteggere il nostro oceano!

Mundus maris contribuisce insieme ad innumerevoli altre organizzazioni a risopondere al'appello di AVAAZ. Vedete il poster Mundus maris in cinque lingue, stampate il vostro e inviate foto vostre e della vostra marcia se vi è possibile partecipare di persona alla grande mobilitazione. Insieme ce la possiamo fare! IT  EN  ES  DE  FR  

 


Roma, Italia

AVAAZ, WWF, Greenpeace, Lega Ambiente, Mundus maris e altri avevano invitato i cittadini ad incontrarsi al Colosseo alle 16 del pomeriggio per una pedalata in bicicletta attraverso il centro.

Il cambiamento climatico è un processo di lunga durata, così che non è ancora percepito da tutti nella vita quotidiana oppure si?

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima a circa 45 milioni il numero di persone che hanno sofferto a cause dell’abbandono forzato delle loro case nel 2012, un massimo storico. Tale numero include i rifugiati internazionali e gli sfollati. Le cause sono i conflitti violenti, le persecuzioni, la violenza generalizzata e diverse violazioni dei diritti umani.

Il fenomeno è in parte causato dai cambiamenti climatici e da varie calamità ambientali. L'attuale stima di tali rifugiati, a volte etichettati come "rifugiati climatici" o "profughi ambientali", è dell'ordine di 25 milioni. Le previsioni allarmanti delle Nazioni Unite, di alcune fondazioni benevole e degli ambientalisti, ossia che tra 200 milioni e 1 miliardo di persone potrebbero migrare attraverso i confini internazionali per sfuggire alle conseguenze dei cambiamenti climatici nei prossimi 40 anni, sono realistici. Inoltre casi di studio in paesi come la Bolivia e il Senegal indicano che la maggior parte delle persone che soffrono di degrado ambientale tenderebbero a spostarsi all’interno dei confini nazionali, senza migrare automaticamente all'estero. Eppure il grado di sofferenza è enorme e rappresenta una delle ragioni per cui è meglio essere attivi ora piuttosto che aspettare che la situazione peggiori.

Con un tempo splendido i ciclisti e pedoni si sono riuniti al Colosseo attirando l’ interesse e il supportano di turisti e passanti.

L'atmosfera amichevole e quasi gioiosa contrastava un po’ con la gravità della sfida che ispirava il raduno.

Tuttavia, ognuno era guidato dalla convinzione che insieme avremmo potuto fare qualcosa e dire ai politici di ascoltare i cittadini e quindi impegnarsi per far progredire in modo decisivo i prossimi round dei negoziati sul clima.

A livello europeo, uno dei vertici sotto la presidenza di turno italiana dell'Unione affronterà la posizione europea nei negoziati globali sul clima. Per questo c’era bisogno di spingere l’acceleratore sulla sensibilizzazione dei cittadini in modo che l’Europa torni ad avere una posizione di leadership piuttosto che di gregario nelle azioni intraprese per arrestare il cambiamento climatico!

Diversi co-organizzatori e politici si sono rivolti alla folla in occasione della riunione finale ai Fori Imperiali esortando tutti ad attingere la forza dai successi registrati finora per sostenere gli sforzi necessari nel corso dei prossimi mesi ed anni.

E le buone notizie sono che un sacco di nuovi posti di lavoro sono stati creati nell’economia verde: dalle energie rinnovabili, all'agricoltura di conservazione, ai nuovi servizi compatibili con la salvaguardia del nostro ambiente, alle norme sociali ed altre opportunità per tutti.

Può essere audace pensare di bloccare le sovvenzioni che ammontano a oltre 1 trilione di euro e che attualmente fluiscono nelle tasche dell’industria dei combustibili fossili e di altre industrie che producono prodotti non eco-sostenibili con processi superati. Tuttavia, riallocare quelle risorse ad attività economiche e sociali a prova di impatto climatico, in particolare alle energie rinnovabili, sarebbe in realtà il modo più sicuro per mantenere l'aumento della temperatura nei limite dei 2 gradi considerati "sicuri", o almeno gestibili. Uno scenario immutato rispetto al contesto attuale comporta un aumento possibile della temperatura di circa 4 a 6 gradi. E nessuno sa a cosa sembrerà un mondo in cui la temperatura tende ad aumentare a tali livelli.

Il rappresentante di Avaaz ha consegnato le oltre due milioni di firme raccolte finora per far appello ai politici per concordare misure efficaci per fermare l’abbandono delle priorità sul cambiamento climatico a Ermete Realacci. Il deputato italiano e presidente della Commissione parlamentare per l'ambiente, il territorio e lavori pubblici ha appena presentato uno studio fondamentale sulla situazione attuale in Italia. La più grande speranza è riposta sulla la green economy e sull’economia a prova di cambio climatico per rimpiazzare gli “assassini del clima” - più di 300.000 nuovi posti di lavoro sono già stimati per mostrare la strada per il futuro.

Foto di C.E. Nauen.


 

Galapagos, Ecuador

Gli amici della Istituto Oceanografico Isabela situato sull'isola Isabela, una parte delle isole Galapagos in Ecuador, ci hanno inviato questa immagine.

E ‘bello sapere che la richiesta di mobilitazione per il clima ha raggiunto il Pacifico e che si è passati all’azione.

Infatti, gli ecuadoriani e i molti visitatori stranieri del paese hanno tutto l'interesse del mondo per stabilizzare il clima, in mancanza di interventi le conseguenze saranno disastrose.

Far ascoltare queste voci anche nel concerto globale è una fonte di grande conforto.

Foto di Sarah K. Meltzoff.


Buenos Aires, Argentina

L'appello lanciato da Avaaz, amplificato dalle ONG locali e dalle organizzazioni civiche, tra cui Mundus maris, è stato ascoltato e ha creato seguito anche a Buenos Aires, la capitale dell'Argentina.

 

L'Argentina è un paese enorme con diverse condizioni climatiche e meteorologiche nelle sue varie regioni.

 

Come in altre parti del mondo, i ghiacciai argentini nel Parco Nazionale Los Glaciares in Patagonia si stanno sciogliendo.

 

Il paese ha certamente un buon potenziale per la creazione di posti di lavoro "verdi", ma - come ovunque - ripensare gli approcci "convenzionali" all'agricoltura e alla mobilità richiede un grande sforzo. Da lì a passare all’azione, ci vogliono sforzi pioneristici.

 

Impatti dei cambiamenti climatici in Argentina - questo è ciò che il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) ha riassunto nel suo 4° rapporto di valutazione:

  • sono stati rilevati eventi climatici estremi altamente insoliti, come ad esempio inondazioni nelle Pampas argentine (2000-2002) e grandine nella zona di Grande Buenos Aires (2006) [TS4.2].

  • gli aumenti di precipitazioni nel sud-est della Pampa argentina hanno avuto un impatto sull'uso del suolo, sui raccolti e hanno aumentato la frequenza e l'intensità delle inondazioni [TS4.2].

  • è stata osservata una tendenza al declino delle precipitazioni nel sud-ovest dell'Argentina [TS4.2].

  • In futuro, l'aumento del livello del mare, la variabilità metereologica e climatica e le condizioni estreme, modificati dal riscaldamento globale , sono altamente suscettibili di avere impatti sulle zone basse (ad esempio la provincia della costa Buenos Aires) [13.4.4].

  • Negli ultimi decenni, una tendenza a condizioni più umide in alcune zone del sud del Sud America ha aumentato l'area soggetta ad inondazioni, ma ha anche migliorato i raccolti nella regione Pampas di Argentina, e ha offerto nuove possibilità di pesca commerciale [3,5].

Un invito a tirarsi su le maniche e a sviluppare delle alternative.

Foto di Marcelo Lino Morales Yokobori.


Marcia per il clima con il cuore di fronte alla cattedrale a Colonia

I cittadini si sono riuniti a Colonia di fronte alla famosa cattedrale per dimostrare il loro amore per le energie rinnovabili. In sintonia con il colore verde, simbolo della sostenibilità, molti manifestanti avevano poster a colore dominante verde o indossavano abiti di colore verde; questo è anche il colore che simboleggia il modo preferito di gestire e sviluppare l'economia, in particolare quella legata al settore energetico.

Hanno protestato contro i sussidi continui e i permessi speciali rilasciati ai produttori mondiali più inquinanti di combustibili fossili e contro l'uso delle aree di Garzweiler I e II che si trovano nelle vicinanze. Questa miniera a cielo aperto di lignite gestito da RWE è una vergogna per l'intero Paese. Non solo vaste aree di tutto il paesaggio sono state trasformate per sempre, ma anche persone e interi villaggi sono stati obbligati e spostarsi, cambiando di conseguenza l'equilibrio idrico e il clima stesso. Il guadagno netto di energia è minimo rispetto al danno.

La giustificazione sovente accampata per rimanere attaccati a tali scelte è di mantenere dei posti di lavoro e migliorare la fornitura di energia in Germania. 

Ma il nocciolo della questione è che c’è un eccesso di offerta di energia. Per esempio, le fonderie di bauxite (alluminio) che sono intensive nel consumo di energia si sono viste ridurre dell’ 1% i costi delle bollette energetiche nel corso degli ultimi anni, mentre i cittadini pagano 38% in più in media. Se la stessa quantità di aiuti di Stato fosse stata investita in attività economiche salutari per il futuro, sarebbero stati creati più posti di lavoro, senza la costante paura di perdere la battaglia di retroguardia e di dover cedere all’evidenza.

È ora di smettere di buttare soldi buoni in investimenti pessimi.

Mundus maris era lì, un membro solleva il poster della nostra organizzazione durante la marcia.

L'evento si è rivelato eccellente per alcune azioni ed effetti speciali. A un certo punto, i partecipanti hanno formato un cuore umano e cantato canzoni di protesta creando un clima unico di festa e di speranza. Guarda il video  di questo momento magico.

Fate in modo che governi in carica finalmente ascoltino i loro cittadini e agiscano per proteggere il nostro clima a Colonia, in Germania e in tutto il mondo!


Düsseldorf, Germania

La Giornata d'azione per il clima a Düsseldorf, in ermania, è stata organizzata dalle ore 13 alle 15 sulla centrale piazza Schadow.

 

Più che una marcia, si è trattato di una riunione collettiva e di messa in rete sostenuta da vari altoparlanti e attività per portare il contributo della città agli sforzi globali e cosi incoraggiare i leader riuniti al vertice straordinario sul clima a New York a mostrare più coraggio rispetto al passato e ad ascoltare i cittadini che vogliono e chiedono un'azione decisiva.

 

La regione della Nordrhein-Westfalia, con il suo patrimonio di miniere di carbone ormai abbandonate e la sua industria pesante ha un debito attuale nei confronti del clima di ingenti proporzioni per aver dato il consenso alla società energetica RWE di estrarre lignite in vaste aree tra Düsseldorf e Aachen.

 

Queste miniere a cielo aperto non solo trasformano il paesaggio per sempre, obbligano molte città e villaggi a delocalizzarsi massicciamente, e cambiano l'equilibrio idrico, ma sono anche tra i principali inquinatori da combustibili fossili al di sotto qualsiasi standard. Clicca qui per accedere a delle prove visive.

 

Il Prof. Dr. Gößling era l’ospite e relatore principale.

 

Accompagnato da musica i bambini di tutte le età potevano colorare una serra (illustrato all’estrema sinistra della foto) e c'erano un sacco di altre attività a disposizione.

 

Malgrado il tono di alcuni manifesti e di certi striscioni incuta timore e metta in evidenza le gravi preoccupazioni circa gli effetti del cambiamento climatico, vi è ampio spazio per essere più ottimisti e costruire sui risultati incoraggianti ottenuti da chi ha adottato in anticipo delle attività economiche a prova di clima.

 

Il messaggio chiave è: Insieme possiamo farlo!

Foto di Livia Bottoni.