Sabato 4 marzo 2023, il presidente della Conferenza intergovernativa sulla biodiversità marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale (CIG) incaricata di elaborare un accordo per proteggere la biodiversità dell'alto mare ha dichiarato: "La nave ha raggiunto la riva". Dopo oltre 15 anni di discussioni e trattative, è stato finalmente raggiunto il consenso su un accordo per garantire la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità nelle aree marine al di fuori della giurisdizione nazionale (BBNJ).

Cosa c'è nell'accordo, cosa potrebbe fare e cosa succede dopo? Un webinar del 15 marzo 2023 ha riunito un certo numero di esperti strettamente associati al processo prolisso che hanno condiviso le loro analisi e prospettive di prima mano poco dopo il raggiungimento dell'accordo. Il webinar è stato ospitato da IDDRI.

In base all'accordo, i governi possono proporre aree per la protezione e la gestione. Tra gli elementi chiave che devono essere inclusi c'è la descrizione dell'obiettivo di conservazione e dello sviluppo sostenibile dell'area delimitata e un progetto di piano di gestione. Dopo l'invio, la Segreteria rende pubblica la proposta e l'Organismo Tecnico Scientifico (STB) procede all'analisi. I processi di monitoraggio e revisione sono parte integrante del trattato. Le organizzazioni esistenti e le misure che hanno già adottato non devono essere compromesse.

Per i paesi del Sud del mondo le disposizioni per lo sviluppo delle capacità e il trasferimento di tecnologia marina (CB TMT) sono state fondamentali per l'accettazione e sono misure concrete per un'attuazione equa ed efficace. La parte CB TMT dell'accordo fornisce meccanismi abilitanti e strutture istituzionali che danno voce ai paesi attualmente privi di determinate capacità marittime. Con la valutazione obbligatoria delle esigenze, l'istituzione di riserve per pool di esperti, il supporto del meccanismo di compensazione e il finanziamento, esistono una visione e dei meccanismi per risultati a lungo termine.

Sebbene non tutte le parti negoziali siano state soddisfatte del risultato, è importante mantenere lo slancio e spingere per una rapida ratifica. Un paese che non ratifica il trattato o rinuncia a determinate misure è comunque obbligato a cooperare.

Ciò aumenta le possibilità che l'ambiziosa decisione del Global Biodiversity Framework possa essere attuata, in particolare la misura 30x30 - proteggere il 30% della terra e del mare entro il 2030.

Il webinar completo è stato registrato online ed è accessibile qui