La qualità delle statistiche di pesca in Africa Occidentale è stata spesso criticata, principalmente perché i dati sulle catture, sulle stime della biomassa e su altri fattori chiavi forniti dagli istituti nazionali di ricerca e dalle amministrazioni del settore sono spesso incompleti e non aggiornati. Questo significa che pochi stock possono essere valutati con sicurezza con i metodi convenzionali ad alta intensità di dati. E' qui che viene a supporto di una gestione solida, pur in tali condizioni di scarsa disponibilità di dati, un nuovo algoritmo (CMSY) basato solamente sulle stime di catture e resilienza.

 

Il segretariato della Sub-Regional Fisheries Commission (SRFC), composto da sette nazioni - Mauritania, Senegal, Gambia, Cape Verde, Guinea Bissau, Guinea e Sierra Leone - ha quindi convocato un seminario di formazione per la pesca e per gli scienziati di statistica per introdurli alla nuova metodologia. La formazione, dal 23 al 27 settembre 2019, è stata assicurata da un team del progetto Sea Around Us guidato dal prof. Daniel Pauly e dalla dr.ssa Maria Lourdes (Deng) Palomares della Università della British Columbia in Vancouver, Canada, con l'assistenza di due studenti di dottorato, Myriam Khalfallah e Jessika Woroniak.

Il maggior vantaggio del CMSY è che richiede solamente i dati delle catture, ma non le stime della biomassa, che sono difficili da ricavare. Per ottenere buoni risultati, è necessario accertare quanto segue:

  • gli stocks vengano definiti dall'ecosistema piuttosto che dall'area di pesca
  • siano disponibili serie continue nel tempo delle catture, idealmente almeno 10 anni
  • venga creato un set di dati su lunga frequenza basati sulle catture commerciali da attrezzature non selettive
  • si stimino le resilienze delle specie catturate, ottenibili da FishBase (per i pescia) o SeaLifeBase (per altri organismi marini)
  • gli indicatori di abbondanza, se disponibili, vengano ricavati dalle serie storiche di "catch per unit of effort" (cpue) di almeno tre anni o stimate sugli stock permanenti.

Il dr. Mika Diop dello SRFC ha invitato Aliou Sall, Vice Presidente di Mundus maris, a partecipare come osservatore.

Il primo giorno il software analitico è stato caricato sui computer di tutti i partecipanti, a seguire una lettura di introduzione del prof. Pauly. Poi è venuto il momento di approfondire i set di dati che i partecipanti avevano portato dai loro paesi, preparandoli per l'analisi.

Piccoli gruppi divisi per nazioni hanno lavorato sui dati provenienti dai rispettivi paesi, con il supporto del team UBC per iniziare l'analisi. Di ogni difficoltà o errore di procedura si è discusso con i formatori per permettere ai partecipanti non solo di comprendere il metodo in linea di principio, ma anche di acquisire confidenza nel suo utilizzo. Sono stati anche invitati nella sessione plenaria a fornire presentazioni orali dei loro primi risultati, per gettare le basi di pubblicazioni da rilasciare a breve concluso il seminario, che ha permesso un incremento delle capacità regionali di svolgere autonomamente le proprie analisi.

La pubblicazione di queste valutazioni su riviste sottoposte a controlli incrociati aumenterà la fiducia nella valutazione degli stock e contribuirà a rafforzare la tanto necessaria gestione della pesca. Maggiori informazioni sono disponibili qui.