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Mare nostrum

ImperoVedere l'estensione dell'impero romano nel momento della sua massima espansione chiarisce immediatamente la ragione per cui il Mediterraneo venne definito all'epoca Mare nostrum.

L'estensione del mare venne sicuramente vista dai primi esseri umani come una barriera, ma già in epoca protostorica andava gradualmente trasformandosi in un tramite d'unione, come strumento di trasmissione non solo delle merci ma anche della cultura e della conoscenza umana.

Ne abbiamo già trattato in un articolo precedente, ma ora ci ritorneremo.

E' possibile che anche esempi virtuosi provenienti dall'antichità indichino la strada per un migliore utilizzo delle risorse umane e di quelle ambientali.

 

ViaeDobbiamo prima però completare l'informazione con questa mappa delle principali vie terrestri dell'impero, che con un tocco di originalità è stata redatta sull'esempio delle metropolitane delle odierne metropoli (è reperibile in vari siti, ne segnaliamo uno).

Il complesso sistema di comunicazione via terra era complementare a quello marittimo e permetteva movimenti sia di uomini e donne che delle merci.

E della conoscenza.

Chi erano le persone che lavoravano e vivevano in un antico porto? Dai ritrovamenti delle necropoli di porto sappiamo che venivano da ogni parte dell'impero, 

 

 

DadiTra loro vi erano naturalmente armatori, mercanti, ma soprattutto maestranze specializzate.

I ritrovamenti della necropoli di Portus ci dicono molto in proposito: troviamo le tombe di marinai naturalmente ma anche di medici, esattori, messaggeri. funzionari, soldati, guardiani.

E ancora costruttori e maestranze dei cantieri navali, scaricatori, magazzinieri...

E come in tutti i porti, in ogni mare, in ogni epoca, non sempre al lavoro, si concedevano dei momenti di svago, e non necessariamente dei santi. Tra i numerosi reperti dell'area portuale figura questo gruppo di dadi da gioco col loro contenitore per il lancio. Uno dei dadi è forato per inserirvi un peso che permetta di truccarlo.

BilanciaTra i numerosi oggetti di uso quotidiano rinvenuti nell'area ed esposti al Museo delle Navi figura questa piccola bilancia a mano.

Sarà forse servita a pesare qualcuno dei pesci catturati nella zona, dove sorge ancora il porto peschereccio di Roma.

Forse qualcuno tra quelli raffigurati nei mosaici esposti.

Del resto la stessa Roma è estremamente ricca di reperti con raffigurazioni del genere, sia in mosaico che in affresco.

 

 

 

 

 

SaborariUna lapide ritrovata presso il porto di Claudio ci dice qualcosa di diverso, di importante.

«Come prescrisse ufficialmente il prefetto dell'annona Messio Estricato, vir perfectissimus, si collochi una lapide che indichi da quale a quale zona sia lecito ai saborrarii (zavorratori) prelevare sabbia. Siano riportate sul retro della lapide le ordinanze di ogni prefetto che riportino l'estensione dell'area, ordinanze tuttora in vigore, come disposto dal vir perfectissimus. .

La lapide fu incisa per incarico di Marco Vergunteio Vincitore tramite Giulio Materno centurione frumentario, il quindicesimo giorno prima delle calende di ottobre, consoli Faustino e Rufino»

La data riportata in calce alla lapide corrisponde al 17 settembre del 210 a.D. Evidentemente già all'epoca esisteva una coscienza ambientale: quella di cui oggi si sente troppo spesso la mancanza.

NaviculariaMa è tempo di passare a un argomento ancora più importante. I porti della capitale dell'Impero Romano meritano ovviamente la nostra attenzione.

Ma con quali altri porti erano in collegamento? Quale era la rete dei contatti e dei commerci che si dipanava dai porti di Ostia?

Una prima risposta ci viene fornita dal Piazzale delle Corporazioni, come abbiamo visto si trova nella parte centrale di Ostia Antica. Si tratta di un vasto piazzale circondato da portici e botteghe.

Dei mosaici pavimentali, ancora ben conservati, ne riportavano davanti all'ingresso la ragione sociale e spesso il porto o i porti verso cui offriva un collegamento.

Vediamo qui l'insegna della navicularia (compagnia di navigazione) che assicurava il collegamento con il porto di Cartagine, situato nel golfo di Tunisi, nel nord dell'Africa.

Svilupperemo nella prossima pagina questo nuovo argomento.