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Il resto è storia.......

 

 

Durante le ultime ore del vertice sul clima delle Nazioni Unite, i rappresentanti ufficiali di 195 paesi hanno concordato l'obiettivo comune di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C alla fine di questo secolo. Gli impegni che sono stati effettuati non corrispondono ancora al bersaglio, ma i governi hanno inoltre convenuto di esaminare le prestazioni ogni cinque anni e cosi hanno aperto la porta per miglioramenti successivi.

La richiesta di una rapida fase di uscita dalla dipendenza di energia fossile era politicamente impossibile data l'opposizione dei paesi con economie basandosi prevalentemente sul petrolio e gas, come l'Arabia Saudita.

E' una vittoria delle innumerevoli persone che hanno lavorato sulla comprensione del cambiamento climatico, sulla sensibilizzazione dell'opinione pubblica, e innescando movimenti cittadini e azioni tempestive.

D'ora in poi, l'accento è posto sulla realizzazione di tutti gli impegni già presi e su come colmare le lacune per raggiungere "emissioni zero" il più velocemente possibile. Le organizzazioni della società civile di tutto il mondo farebbero bene a concentrarsi sul monitoraggio di quanto è stato effettivamente fatto e a contribuire ad ampliare e approfondire ulteriormente gli impegni. Non solo è possibile a tutti fare la loro parte, per quanto piccola, ma i grandi emettitori come l'industria aerea e degli trasporti marittimi a anche bisogno di entrare nel regime di mitigazione, dato che insieme rappresentano già circa il 6% delle emissioni globali con tendenza di aumento.

Siamo felici di aver contribuito a questo risultato incoraggiante del vertice, ma sappiamo anche che ci aspetta un sacco di duro lavoro per permettere di realizzare le grandi trasformazioni economiche e tecniche necessarie in un modo socialmente accettabile.